Iraq – Baghdad 2002 reportage
Nel aprile 2002 sono stata invitata dall’Iraqi Society For Photography a Baghdad.
In quel periodo la capitale era bloccata in una distorsione temporale, i telefoni cellulari e la televisione satellitare erano vietati e quasi nessuno usava internet, la tv trasmetteva solo immagini del dittatore, gli arredi degli alberghi indubbiamente anni 80, erano vistosamente rattoppati, il tempo sembrava essersi fermato.
L’embargo affliggeva la popolazione, che non disponeva di beni primari come cibo e medicine, i bambini morivano di gastroenterite e non potevano ricevere neanche le cure più banali perché nel paese mancava tutto!
I responsabili del governo seguivano tutti i nostri spostamenti, potevamo andare ovunque senza rischi, indubbiamente io ero al sicuro ma il popolo iracheno no, soffocato e impaurito da anni di dittatura feroce.
Esattamente un anno dopo il mio viaggio, nel marzo 2003, la coalizione guidata dagli Stati Uniti invade l’Iraq e mette fine alla tirannia di Saddam Hussein, lasciando però il paese in preda a caos, violenza e distruzione, con le conseguenze che tutti conosciamo.
Oggi invece l’Iraq è cambiato, ha abbracciato il mondo dei telefoni cellulari e di centinaia di canali satellitari.
Negli ultimi anni, la città ha avuto un notevole sviluppo culturale. I parchi e i marciapiedi sono nuovamente affollati e i ristoranti sono pieni. I centri commerciali sono in costruzione, così come i parchi di divertimento.
Ma solo avventurarsi fuori da Baghdad significa rischiare, con attentatori suicidi e squadroni della morte che perseguitano una città di circa sette milioni di abitanti.
Le foto che ho realizzato in quegli anni, adesso non sono altro che un ricordo sbiadito, testimonianza di quello che fu il paese ai tempi della dittatura, dove nonostante, la fame, la povertà e la violenza la gente trovava ancora un motivo per sorridere.
Forse non tutti sanno che, la città di Baghdad tra gli anni 50 e 60 era splendida.
Si respirava un clima di apertura e di modernità, difficile da immaginare oggi, per questo vi invito a visitare questi due link, che ci raccontano attraverso le fotografie dell’epoca la vita che si svolgeva nella capitale irachena.
https://www.nytimes.com/2018/07/16/lens/old-iraq-photographs-baghdad.html
https://edition.cnn.com/style/article/latif-al-ani-iraqi-photgrapher/index.html